Tariffe

Con la pubblicazione della deliberazione n. 665/2017/R/IDR del 28 settembre 2017 dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), dal 1° gennaio 2018 è entrato in vigore il nuovo metodo tariffario idrico.

Il provvedimento regola la metodologia e la struttura tariffaria ai gestori del Servizio Idrico Integrato, cioè gli operatori responsabili dei servizi di captazione, adduzione, distribuzione di acqua potabile ad usi civili e di fognatura e depurazione delle acque reflue.

Sono state definite le Tipologie d’uso in funzione dell’utilizzo del Servizio Idrico Integrato.

Agli usi domestici, oltre al distinguo tra Residenti e Non Residenti, si è inserito l’utilizzo Condominiale per le utenze aggregate (1 contatore per più unità immobiliari) o di tipo Totalizzatore (1 contatore generale con agganciate in derivazione utenze di tipo divisionale).

La struttura tariffaria prevede una quota variabile (€/mc) proporzionale al consumo e, limitatamente al servizio di acquedotto, modulata per fasce di consumo e una quota fissa (€/anno) non correlata al consumo, con l’obbligo di indicarla separatamente nel dettaglio della bolletta per i tre corrispettivi relativi ad acquedotto, fognatura e depurazione, in funzione del servizio corrisposto. Questi ultimi due solo se presenti all’indirizzo dell’utenza.

Le eventuali agevolazioni tariffarie sono corrisposte unicamente tramite il Bonus Sociale Idrico di cui gli aventi diritto possono beneficiare richiedendo l’ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) tramite presentazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica).

La fascia agevolata, limitata al solo utilizzo domestico residente, è quantificata in 24 mc/anno/persona e modulata al valore medio nazionale di 72 mc/anno su famiglia standard di tre componenti. Su tale rapporto la fascia base è quantificata ai successivi 108 mc/anno. Per prelievi ulteriori seguono due fasce di eccedenza.

Per gli utilizzi non domestici sono state definite le tipologie agricolo/zootecnico, artigianale/commerciale, industriale, altri usi, pubblico.

Per tali tipologie la struttura tariffaria prevede una fascia base e due fasce di eccedenza. Oppure in alternativa una tariffa lineare, senza modulazione per fasce, laddove i prelievi annui risultino superiori ad una certa soglia.

Il consumo rilevato viene rapportato alle varie fasce di consumo in base al periodo di prelievo.

La progressività tariffaria per il servizio di acquedotto intende promuovere un uso efficiente della risorsa idrica attraverso il riconoscimento dei più elevati costi ambientali connessi a un maggiore consumo di acqua.

Quanti beneficiano del servizio idrico, cioè i consumatori, contribuiscono, attraverso la tariffa idrica, alla copertura dei costi operativi, fissi, ambientali e delle risorse sostenuti dai Gestori, che reinvestono sul territorio il fatturato per potenziare gli impianti e migliorare le infrastrutture.

L’acqua potabile è un bene economico. È una risorsa scarsa ed irregolarmente presente nel territorio, gestita in condizioni di monopolio naturale. Le reti idriche, dati gli elevati costi per la loro realizzazione non sono gestite in regime di concorrenza. L’intervento regolatorio si rende quindi necessario affinché, a una gestione monopolistica, siano forniti adeguati incentivi per realizzare gli investimenti infrastrutturali, i miglioramenti nella qualità del servizio e le attività funzionali a un servizio affidabile, di qualità, ed efficiente.

Con deliberazione n. 49/20 del 17/12/2020 AUSIR (Autorità Unica per i Servizi Idrici e i Rifiuti del Friuli Venezia Giulia) ha disposto la predisposizione per la tariffa del Servizio Idrico Integrato per il periodo regolatorio 2020-2023.

Con deliberazione n.101/2021/R/IDR del 9 marzo 2021 ARERA ha approvato lo specifico schema regolatorio recante le predisposizioni tariffarie per il periodo 2020-2023.

Per maggiori informazioni potete visualizzare il sito ww.arera.it.

In allegato si riportano le tariffe per il 2023.

Pagina aggiornata il 07/03/2023

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